La Ae 4/7 10987 in testa ad un treno storico Luino - Bellinzona dell'Associazione Verbano Express. Al suo seguito la locomotiva a vapore Br. 50 3673, una carrozza a tre assi B3yg DB e sei carrozze Leichtstahlwagen FNM. Cadenazzo, 2 marzo 2014.
La storia della locomotiva Ae 4/7 10987 avrebbe potuto finire molti anni fa. Nel 1996 le Ferrovia Federali Svizzere decisero di ritirare dalla circolazione questo tipo di locomotiva, che risaliva agli anni Venti. In decine di anni di servizio sulle difficili rampe del San Gottardo aveva dimostrato buone prestazioni e grande affidabilità, ma non poteva competere con le nuove locomotive elettroniche Re 460, tre volte più potenti e veloci il doppio. Lunghe schiere di Ae 4/7 nella vecchia livrea verde bottiglia finirono accantonate negli scali in attesa di demolizione.
Negli anni Duemila, le associazioni private Classic Rail e Swisstrain acquistarono diverse di queste macchine con l'intenzione di rimetterne alcune in ordine di marcia per l'effettuazione di treni storici. Tra queste c'era anche la 10987, che però rimase inattiva fino al 2013.
Nel frattempo l'associazione Verbano Express era in cerca di una buona locomotiva elettrica da utilizzare sul San Gottardo in coppia con la Br. 50 3673 (per ragioni di sicurezza, le locomotive a vapore devono essere scortate da mezzi a trazione elettrica). L'associazione luinese riuscì alla fine ad ottenere la 10987 in comodato d'uso da Swisstrain, finanziando in cambio il restauro del mezzo.
Così si presentava la Ae 4/7 10987 prima del restauro. Qui la vediamo ripresa il 9 febbraio 2013 in stazione a Luino.
A gennaio 2013 una malconcia Ae 4/7 10987 giunge a Luino; già a settembre effettua con successo il suo primo treno storico Luino - Erstfeld, in coppia con la Ae 4/7 10997 di Swisstrain. Da allora la locomotiva è stata impegnata in parecchie occasioni, facendo anche da macchina titolare in caso di indisponibilità della Br. 50.
Mattina del 2 marzo 2014: il treno storico "Rabadan Express" per Bellinzona è bloccato a Luino per un'avaria della vaporiera Br. 50 3673. L'automotore ABL 4734 manovra la Ae 4/7 10987 per metterla in testa al treno storico.
Nel settembre 2014 la Ae 4/7 è stata esposta durante il porte aperte al museo ferroviario del Verbano.
La Ae 4/7 è un mezzo molto interessante e tipico della scuola progettuale svizzera degli anni Venti. L'aspetto più caratteristico è l'adozione della trasmissione di tipo Buchli, le cui grandi scatole degli ingranaggi sono prominenti su un lato della locomotiva. Sul lato opposto, il peso degli ingranaggi è compensato dalle serpentine per il raffreddamento ad olio del trasformatore. Quest'ultimo è collocato ad una estremità della cabina AT e per questa ragione anche il rodiggio della locomotiva è un asimmetrico 2'Do1', con il carrello portante a due assi sotto il trasformatore.
La Ae 4/7 10987 nella rimessa di Luino. Visibili il carrello portante a due assi e le serpentine di raffreddamento del trasformatore.
Ancora la Ae 4/7 10987, fotografata dall'angolo opposto rispetto alla foto precedente. Visibili l'asse portante e le scatole degli ingranaggi della trasmissione Buchli sui quattro assi motori.
Un particolare della Ae 4/7 10987: qui vediamo un albero derivato da una delle scatole della trasmissione Buchli. Ad esso sono collegati il tachigrafo, l'elettrovalvola per i getti d'olio per ungere i bordini delle ruote motrici, e il dispositivo dell'uomo morto.
Durante la manifestazione era possibile salire a bordo della Ae 4/7 10987 accompagnati dal personale dell'associazione. Le cabine di manovra sono ovviamente molto spartane: il macchinista non ha una seduta; i principali comandi sono costituiti da cinque interruttori (invertitore di marcia, interruttore principale, pantografi, compressore, ventilatore motori), dal controller a timone della velocità e dai rubinetti del freno continuo e del moderabile. La macchina è dotata di dispositivo di arresto automatico (l'"uomo morto").
Banco di manovra della Ae 4/7 10987. Da sinistra a destra, e dall'alto al basso si vedono:
In basso, il pedale dell'uomo morto. Sulla parete alla destra, non visibili in foto, sono montate le leve dell'interruttore dei freni (posizioni "P" e "G") e delle sabbiere (Luft-Sander).
Sotto il banco è presente il grande controller elettromeccanico che comanda il circuito di trazione. Il circuito di comando funziona in bassa tensione, a 36V.
Molto interessante anche la cabina Alta Tensione. Qui troviamo il massiccio trasformatore, raffreddato ad olio. La regolazione della tensione di trazione avviene attraverso un regolatore a scalino collegato all'avvolgimento primario. I motori di trazione sono quattro, uno per asse, di tipo universale con collettore a spazzole; sopra di essi trovano posto altrettanti invertitori elettromeccanici, collegati tramite una albero. Sul pavimento del corridoio si indovinano facilmente i tunnel dove passano gli alberi dei motori.
Motore di trazione della Ae 4/7 10987: come tutte le locomotive dell'epoca, anche questa utilizza motori universali, ossia motori in continua con collettore a spazzole alimentati con corrente alternata a bassa frequenza (16 2/3 Hz).
Collettore a spazzole del motore di trazione della Ae 4/7 10987. Questo dispositivo garantisce il contatto elettrico con il rotore, i cui avvolgimenti in rame sono ben visibili in foto.
Ogni motore di trazione è sovrastato dal relativo invertitore, un grosso dispositivo elettromeccanico che inverte il senso di rotazione del motore, e quindi la direzione di marcia della locomotiva. Per garantire che tutti i motori ruotino sempre nella stessa direzione, i quattro invertitori sono collegati meccanicamente fra di loro tramite l'albero che si vede in foto in alto a destra.
Uno scorcio della cabina AT della Ae 4/7 10987. Il dispositivo in basso dovrebbe essere un convertitore rotante per l'alimentazione dei circuiti ausiliari.
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