Tre linee ferroviarie, tre passaggi a livello, i raccordi delle grandi fabbriche di ceramica: Laveno, tranquilla cittadina sul Lago Maggiore, offre molti spunti fotografici agli appassionati di treni. Eppure questo affascinante mondo, rimasto per lunghi anni uguale a com'era nei miei ricordi d'infanzia, sta rapidamente cambiando.
Nella seconda metà del 2017 la linea Laveno - Luino chiuderà per lavori di potenziamento, che includeranno soprattutto l'aumento della sagoma limite delle gallerie e la soppressione dei passaggi a livello. I piazzali delle stazioni delle Ferrovie Nord e delle FS sono già stati ristrutturati ed anche le fabbriche di ceramica, chiuse ormai da anni, stanno lasciando il posto a nuovi quartieri residenziali.
Ho pensato quindi che fosse un buon momento per una gita fotografica nella Laveno ferroviaria, con la consapevolezza che molti di questi scatti potrebbero presto diventare irripetibili.
Cominciamo la nostra escursione dalla stazione di Laveno Mombello Nord, situata in riva al lago a due passi dal centro storico e dall'imbarcadero dei traghetti. È una stazione terminale con un ampio piazzale orientato perpendicolarmente alla riva del Verbano. Il fabbricato viaggiatori è grande e di aspetto curato, simile nello stile a quello delle stazioni di Varese Nord e Como Lago. Le aiole piantate con palme e la bella vista sul lago ne fanno un angolo accogliente e piacevole.
Venne inaugurata nel 1886 come capolinea della ferrovia Como - Varese - Laveno delle Ferrovie Nord Milano. Con l'inaugurazione della linea Saronno - Malnate divenne possibile anche il collegamento diretto con Milano, senza cambio a Como. La tratta Varese - Como, divenuta a quel punto secondaria, venne poi dismessa nel 1966. Oggi la stazione è servita dai treni Regio Express di Trenord, con frequenza ogni 30 o 60 minuti.
Il Cavalcavia Boesio a Laveno nel punto in cui sovrappassa i binari della stazione delle Ferrovie Nord Milano.
Una caratteristica curiosa di questa stazione è la presenza di un sovrappasso stradale la cui rampa inizia proprio di fianco al magazzino merci, curva ad angolo retto, scavalca il piazzale dei binari e ridiscende in Via Martiri della Liberà. Qui un tempo passava la ferrovia Decauville della Società Ceramica Italiana, che collegava lo stabilimento "Lago" a quello dei "Molini Boesio". Il cavalcavia permetteva di evitare interferenze a raso con la trafficata linea Varese - Laveno. Il trenino attraversava poi l'impianto dei Molini e, superato il torrente Boesio, entrava nel maestoso stabilimento "Ponte" anch'esso della S.C.I.
In primo piano, il ponte sul torrente Boesio della ferrovia Decauville della società Ceramica Italiana. Sullo sfondo il ponte del raccordo FNM - FS.
Oggi nell'area dell'ex stabilimento Boesio è stato costruito un nuovo quartiere residenziale, l'unica traccia del passato industriale della zona è l'imponente torre dell'acqua che, restaurata, svetta sulla zona. Lo stabilimento Ponte versa invece in uno stato di totale abbandono. Sul piazzale d'ingresso si vedono ancora i resti dei binari del raccordo. Nell'archivio fotografico dell'azienda ho trovato alcune foto di questo "trenino" dimenticato.
Ultime tracce dei binari della Decauville su piazzale dello stabilimento Ponte della Società Ceramica Italiana.
Ma torniamo su Via Martiri della Libertà, che attraversa la linea per Varese con un interessante passaggio a livello. Da qui si ha una buona visuale sul raccordo elettrificato che collega i binari delle Ferrovie Nord Milano a quelli delle Ferrovie dello Stato. Laveno è infatti attraversata anche dalla linea Luino - Novara, che venne inaugurata nel 1882, ancora prima quindi delle Nord. Ha un andamento Nord - Sud e si trova ad una quota superiore rispetto alla Laveno - Varese.
Un convoglio TAF di Trenord al passaggio a livello di Via Ceretti a Laveno. Sulla destra i binari del raccordo FNM - FS.
La viabilità della zona sarà completamente rivoluzionata nella seconda metà del 2017. Infatti verrà costruita una variante di tracciato della strada provinciale per Varese, che attualmente entra a Laveno a più a Nord ed alla stessa quota della linea delle FS. Secondo quanto previsto la provinciale correrà a quota più bassa, di fianco alla linea Ferrovie Nord e sottopasserà anch'essa la linea delle FS per poi giungere proprio qui. I lavori comporteranno purtroppo la demolizione di un caseggiato che attualmente fiancheggia i binari.
Visto che non manca molto all'inizio di questi lavori, ne approfitto per andare a vedere forse per l'ultima volta l'attuale passaggio a livello sulla strada provinciale, che si trova proprio allo sbocco della galleria Laveno. Certamente è un luogo legato molti ricordi d'infanzia: l'ultima barriera da superare prima di arrivare a Laveno per una bella passeggiata sul lungolago, spesso accompagnata da un buon gelato. Naturalmente, a differenza dei miei genitori speravo sempre di trovarlo chiuso per veder passare il treno.
Un treno merci trainato da una Re 474 di SBB Cargo impegna il passaggio a livello sulla provinciale per Varese a Laveno.
La locomotiva 193.260, una Siemens Vectron di SBB Cargo International, in transito sul passaggio a livello della provinciale per Varese a Laveno.
Ma torniamo al passaggio a livello di Via Martiri della Libertà (anch'esso destinato alla chiusura), e da qui imbocchiamo Via Armando Diaz, che corre di fianco al raccordo FS - FMN. Quest'ultimo si congiunge alla linea delle FS subito dopo aver superato il torrente Boesio con un ponte in laterizio. Proseguendo sul viale alberato saliamo alla stazione di Laveno Mombello FS, assai più spartana di quella delle Nord.
La motrice EB 711-050 del convoglio TSR R3 054 di Trenord entra nella stazione di Laveno Mombello FS proveniente da Luino. Sulla sinistra si vede il binario di raccordo con la rete di FerrovieNord.
Dopo gli importanti lavori compiuti l'anno passato, la stazione ha ora quattro binari di corsa, di cui tre con banchina. È stato costruito anche il sottopasso, prima assente, e totalmente rifatta l'elettrificazione. Oltre ai quattro binari di corsa, la stazione dispone di vari tronchi, che in questo momento sono occupati da mezzi da cantiere, probabilmente in previsione dei lavori per l'Alptransit. Dal lato opposto del fabbricato viaggiatori sopravvive ancora la vecchia torre dell'acqua, retaggio dell'epoca della trazione a vapore.
Dalla radice Sud della stazione escono due linee a binario semplice, che corrono affiancate fino a Sangiano: quella per Gallarate e quella per Novara via Oleggio. Entrambe sono utilizzate principalmente per il traffico merci. I servizi passeggeri sulla Gallarate - Luino si limitano ad una coppia di treni all'ora, mentre addirittura sulla Luino Novara i regionali sono stati sostituiti con autobus.
Proseguendo lungo via Armando Diaz possiamo osservare, dal lato opposto alla stazione, l'immenso stabilimento "Ponte" della Società Ceramica Italiana. Ormai abbandonato da anni, ha un aspetto spettrale e desolato. Oltre alla già citata Decauville, l'impianto disponeva anche di un raccordo con la stazione FS, ancora ben conservato. Poco oltre si trova il raccordo della sottostazione elettrica di RFI.
Un treno merci trainato dalla Re 474.014 di SBB Cargo lascia la stazione di Laveno sulla linea per Novara. Sullo sfondo l'impianto "Verbano" della Società Ceramica Italiana.
La motrice EB 711-047 del convoglio TSR R3 054 di Trenord sbuca dalla galleria Mombello ed attraversa il passaggio a livello di Via Cavour a Laveno. Il treno proviene da Gallarate.
Proseguendo verso Sud lungo via Silvio Pellico e poi imbroccando Via Cavour si giunge ad un bel passaggio a livello secondario, che attraversa i due binari delle linee per Novara e Gallarate poco prima che si immettano nella galleria di Mombello. Da qui si ha una buona vista sul piazzale della stazione FS e sullo stabilimento "Verbano", anch'esso abbandonato, della Società Ceramica Italiana.
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