Il palazzo del Canto del Pico, sulla Sierra di Hoyo, era la residenza di campagna di Francisco Franco.
Che cosa avrà pensato Francisco Franco affacciandosi a questa balaustra? Madrid è laggiù, sull'orizzonte a Mezzogiorno, immensa distesa di case e di palazzi. Riesci ad abbracciarla tutta con un solo sguardo, a misurarla da un lato all'altro.
Certo il rumore delle sue strade non giunge qui; da qui non si scorge la miriade dei suoi abitanti. Il turbine delle loro vite e il tumulto dei loro pensieri si spegne nella quiete di questa montagna, tra i megaliti immensi che dormono un sonno millenario.
Se ti dicessero che tutta la Spagna è tua, non ti sarebbe più facile crederlo stando qui, in cima questo picco? Non fu forse dall'alto di un monte che l'angelo caduto offrì a Cristo tutti i regni della terra? E se le insidie della vita ti stessero soverchiando, non fuggiresti forse qui per studiare dall'alto il tuo campo di battaglia?
Ma queste alte rocce non condividono a lungo la vetta con un mortale: chi a fatica vi sale, presto o tardi sarà costretto a scendere. E quanto in fretta cadde la gloria di Franco: le fiamme bruciano il tetto della sua dimora, la pioggia ne disfa le stanze. Sciacalli ne spogliano gli arredi e il vento erode i suoi simboli. Cresce l'erba nelle piscine dove si bagnava, cadono le colonne che si ergevano orgogliose. Già sbiadisce il suo ricordo ed il tempo consuma la sua memoria.
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